Cronaca
Finti siti di e-commerce in tutta Italia: arrestati quattro truffatori
Operazione dei Carabinieri della compagnia di Barletta
BAT - venerdì 8 marzo 2019
16.40
Adescavano i clienti pubblicando su siti "e-commerce" annunci di vendita di telefoni cellulari e articoli sportivi incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti ma sono stati scoperti. I Carabinieri della Compagnia di Barletta e della Stazione di Canosa di Puglia hanno portato a termine un'operazione finalizzata a disarticolare un gruppo criminale specializzato nelle truffe on-line. Quattro i provvedimenti restrittivi eseguiti, emessi dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di altrettanti soggetti di Canosa di Puglia che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe informatiche attuate mediante vendite on-line.
È questa la nuova generazione di crimini che costituiscono l'innovativa frontiera dei reati predatori considerato che per la loro commissione è utilizzata la rete telematica. La base logistica del gruppo era Canosa di Puglia mentre le vittime disseminate da nord a sud su tutto il territorio nazionale. L'indagine ha consentito di accertare l'avvenuta esecuzione di circa 70 truffe per migliaia di euro.
È questa la nuova generazione di crimini che costituiscono l'innovativa frontiera dei reati predatori considerato che per la loro commissione è utilizzata la rete telematica. La base logistica del gruppo era Canosa di Puglia mentre le vittime disseminate da nord a sud su tutto il territorio nazionale. L'indagine ha consentito di accertare l'avvenuta esecuzione di circa 70 truffe per migliaia di euro.
Come truffavano le vittime
La procedura era semplice: adescavano i clienti pubblicando su siti di e-commerce (subito.it, ebay, vivastreet, kijiji e altri) annunci di vendita di cellulari e articoli sportivi, incassando le somme richieste senza mai spedire gli oggetti. I coinvolti assicuravano espressamente gli interessati all'acquisto sulla bontà della transazione e sul rapido invio dell'oggetto, fornendo in molti casi anche falsi dati relativi alla tracciabilità dei pacchi spediti attraverso corriere, pacchi in realtà mai inviati, e fornendo agli stessi anche i numeri di telefono a loro intestati, al fine di rassicurarli ulteriormente così ottenendo la ricarica della somma su carte di credito prepagate che erano intestate anche a false identità (Monopolo Emilia uno degli alias utilizzati).Vademecum dei Carabinieri
Il circuito vizioso aveva fruttato al gruppo ricavi per ben 40.000 euro nel corso di due anni d'attività. Numerosissimi altri casi purtroppo non denunciati dalle vittime. I Carabinieri coinvolti nell'operazione hanno voluto dare alcuni consigli per difendersi da questi pericoli:- Preferire sempre i prodotti nuovi rispetto a quelli "quasi nuovi" con leggero sconto
- Far sempre delle ricerche sui venditori, forum e social network possono essere un'utile arma di prevenzione
- Scegliere modalità di pagamento sicure (carte di credito che non siano ricaricabili, PayPal tramite sito ufficiale, contrassegno, pagamento a mano dopo aver esaminato il prodotto).
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